Learning from
the present


#10 talk
con Ilaria Bussoni

Natura con cornice


Evento gratuito, prenotazione obbligatoria
iscriviti qui!


Ormai da alcuni secoli la cultura occidentale ha imparato a guardare alla natura attraverso una cornice: dalle vedute delle ville rinascimentali ai belvedere del romanticismo, dai dispositivi ottici del panorama alle fotografie di Luigi Ghirri, il paesaggio è una delle forme più consolidate della nostra relazione con il mondo che ci circonda. Il paesaggio dice qualcosa di come guardiamo il mondo e dice qualcosa di questa comunità che lo guarda. Non a caso è tutelato dall’articolo 9 della Costituzione italiana e dalla Convenzione europea del paesaggio. 

Eppure il paesaggio è un oggetto sfuggente, che nei secoli ha indicato tanto una paesologia – quel lento lavoro di formazione dei luoghi in stretto rapporto con le attività umane, agricole e non solo –, quanto una natura libera e non domesticata, affascinante proprio perché incontrollabile e svincolata dalle capacità umane di decisione. Tutto può diventare paesaggio, dalla natura incontaminata alle macerie di Chernobyl: il paesaggio è anzitutto un’esperienza sensibile. 

La pittura ci ha insegnato a vederlo e a riconoscerlo, e la natura con cornice è diventata una delle forme culturali di relazione con il mondo esterno, interpellando i nostri sensi e disponendoci alla percezione, sommergendoci e ampliando i nostri affetti. Non siamo solo noi a guardare i paesaggi, sono i paesaggi a toccarci, ad aprire un varco rivolto al mondo in quell’entità separata chiamata individuo. 

Occorre allora chiedersi: cosa vediamo oggi attraverso questa cornice e quali affetti continua a generare? Certo vediamo una forma brutale di relazione con la natura che prende il nome di squilibri ambientali e crisi ecologiche. Certo siamo perturbati e disorientati dall’impatto delle imprese umane su questo pianeta e dagli stravolgimenti in corso. Ma l’esperienza di paesaggio continua a indicare il rapporto tra il mondo e la comunità umana che intende abitarlo.

Per questo pensare il paesaggio in termini contemporanei significa capire come ci esso ci aiuti a vivere.




Hotel Villa Bonera
Via Roberto Sarfatti 8
16167 Genova GE



evento gratuito
Iscriviti qui




about

Ilaria Bussoni si occupa di estetica e cultura materiale. Per oltre vent’anni ha diretto per la casa editrice DeriveApprodi la collana di ambiente, giardini e paesaggio habitus. Curatrice indipendente ha ideato e curato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma le seguenti mostre: Sensibile comune. Le opere vive (2017); Looking forward. Olivetti: 110 anni di immaginazione (2018); ilmondoinfine: vivere tra le rovine (2018-2019). Insieme a Nicolas Martino ha creato la rivista online di arte e politica «operaviva magazine».

È attualmente dottoranda di ricerca in Filosofia presso il dipartimento FISPPA dell’Università di Padova con un progetto in Filosofia del paesaggio e docente a contratto di Fenomenologia dell’arte contemporanea presso la sede di NABA a Roma.


Ti aspettiamo!

Iscriviti qui